Droni: che storia

Drone ieri e oggi

I veicoli aerei senza equipaggio, o più comunemente conosciuti come droni, sono sicuramente una delle novità più interessanti degli ultimi anni. Ognuno di noi ha – almeno una volta – potuto apprezzare una ripresa aerea all’interno di un film, un videoclip musicale, una serie tv, una pubblicità. Se prima si era in grado di catturare panorami dall’alto solo a bordo di un elicottero, ora, grazie a piloti di droni e operatori professionisti, è possibile farlo con dei velivoli telecomandati da terra.

L’avvento dei droni si è consolidato soprattutto nell’ultimo anno. Il COVID-19 ha, infatti, accelerato il processo di sviluppo e utilizzo di questa tecnologia. Benefici importanti li ha avuti il mercato; in poco tempo, sui banchi degli store di tecnologia e online sono comparsi in maniera sempre più rilevante dei “ragni tecnologici” di diverse dimensioni. Eppure sebbene il loro aspetto, spesso, non dia grandi prove di solidità, i droni hanno dimostrato grandi capacità. Possono essere automatizzati o veicoli pilotati a distanza, possono volare per lunghi periodi di tempo a un livello controllato di velocità e altezza e riescono a raggiungere distanze ed altezze incredibili.

I primi droni sono stati sviluppati in ambito militare in Gran Bretagna e negli Stati Uniti durante la prima guerra mondiale. Il primo drone inglese era un piccolo velivolo radiocomandato (1927) mentre il siluro aereo americano volò per la prima volta nel 1918. Tra le due guerre, lo sviluppo e i test dei velivoli senza pilota continuarono. Nel 1935 gli inglesi produssero una serie di velivoli radiocomandati da usare come bersagli per l’addestramento. Anche negli USA venivano prodotti utilizzati per la pratica del tiro al bersaglio e l’addestramento.
(Fonte: iwm)

L’utilizzo dei droni nella pianificazione di strategie militari difensive, offensive e di addestramento è tutt’oggi presente. Va evidenziato, però, l’inizio di un processo di sviluppo e applicazione dei droni in altri settori al termine dei conflitti mondiali. Dai droni utilizzati per fare campagne pubblicitarie facendo cadere volantini, a quelli utilizzati dall’aviazione nazionale delle grandi potenze per le attività ispettive e di monitoraggio.

Oggi i droni sono arrivati ad essere equipaggiati di strumenti GPS ad alta precisione, di complessa componentistica elettronica, di camere ad altissima risoluzione e qualità costruttiva. Inoltre, progressi rilevanti sono stati fatti nell’ambito della guida autonoma. Le funzioni che sviluppatori e produttori sono riusciti ad implementare fino ad oggi, rendono oggi i droni in grado di portare a termine missioni complesse che vanno dal monitoraggio del cambiamento climatico, all’agricoltura di precisione, all’esecuzione di operazioni di ricerca dopo disastri naturali, alla fotografia aerea e alle riprese, alla consegna delle merci. 

Sebbene l’utilizzo originario, quello militare, resterà in auge – purtroppo secondo noi – per un periodo indefinito, le grandi capacità di questi velivoli saranno sempre più utilizzate in diversi ambiti professionali. 

Singoli individui, le realtà commerciali e i governi si sono resi conto che i droni hanno molteplici utilizzi, tra cui:

  • Raccogliere informazioni o fornire elementi essenziali per la gestione dei disastri ambientali
  • Droni a sensore termico per operazioni di ricerca e salvataggio
  • Mappatura geografica di terreni e luoghi inaccessibili, topografia e cartografia
  • Ispezioni sulla sicurezza degli edifici
  • Monitoraggio di precisione 
  • Trasporto di merci senza equipaggio
  • Sorveglianza delle forze dell’ordine e controllo delle frontiere
  • Monitoraggio delle tempeste e previsione di uragani e tornado

(fonte: businessinsider)

Se questo non fosse sufficiente, dall’Oriente giungono notizie di nuovi sistemi innovativi di trasporto personale. Anche se si tratta di prototipi, è comunque quel qualcosa si avvicina alle tanto sognate autovetture volanti – da sempre presenti nell’iconografia cinematografica e nell’idea di progresso dell’umanità. Si pensa che i droni saranno equipaggiati di un’intelligenza superiore a quella delle odierne autovetture. Inoltre, l’intelligenza artificiale applicata ai droni, non consegnerà all’uomo solo la capacità di guidare una vettura volante, ma grazie alle tecnologie integrate di protezione, a sensori super intelligenti e precisi, al automonitoraggio e a prestazioni sempre migliori in termini di velocità, distanza, altezza e durata del volo, aprirà nuovi scenari e nuove opportunità in molti settori.

(fonte: fortune)
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